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Fobia: paura irrazionale per qualcosa che non rappresenta una reale minaccia

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Scritto da Massimo Miliani, giornalista professionista (Ordine regionale della Lombardia)

Pubblicato il 05/08/2010

Modificato il 05/08/2010

La fobia è una paura eccessiva per oggetti, animali o situazioni che non rappresentano, in verità, una reale minaccia per la sicurezza della persona. Nonostante il fatto che la fobia non mini le capacità dell'individuo di effettuare un corretto esame della realtà, chi ne soffre non può essere aiutato con semplici spiegazioni che mettano in evidenza l'irragionevolezza della fobia stessa. Essa, infatti, elude il controllo volontario del soggetto e soprattutto produce la fuga sistematica da quello che rappresenta lo stimolo dell'ansia.

 

Un solo e unico pensiero: la fuga.
I sintomi dell'ansia da fobia sono quelli fisiologici tipici della paura: tachicardia, nausea, senso di soffocamento, sudorazione eccessiva e spossatezza; non sono rari, inoltre, episodi di diarrea e disturbi gastrici. L'unico meccanismo di difesa messo in atto è quello della fuga: scappare, evitare il pericolo e attuare strategie al fine di eludere la minaccia. Si tratta di un meccanismo di difesa che rafforza ancora di più la paura in quanto rende ancora più “reale” il pericolo percepito: sintomi d'ansia e strategie di difesa diventano debilitanti per il soggetto che ne soffre e progressivamente non gli permettono di gestire le più comuni situazioni quotidiane di vivere sociale. Tra le fobie più comuni e in grado di generare violenti attacchi di panico, troviamo il terrore per gli spazi aperti, la paura generata dalla vista di alcuni insetti o rettili, la fobia relativa agli spazi chiusi (ascensore, metropolitana), la paura delle malattie e del contagio.

 

Psicoterapia: esposizione graduata agli stimoli
.La cura della fobia avviene mediante una terapia molto particolare. È necessario che lo psicoterapeuta riesca a vincere le paure del paziente e lo aiuti a esporsi gradatamente all'esposizione dello stimolo temuto: ad esempio, si comincia con la foto dell'oggetto che è causa dell'ansia da fobia e la si mantiene in setting fino a quando l'esposizione alla stessa diventa per il paziente completamente neutra. Poi si procede con un livello di esposizione più alto e via via fino a quando il paziente sarà in grado di sopportare completamente l'oggetto della sua paura.

 

 



Fonti: - Enciclopedia Treccani (Novecento) - Ist. della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani Ed. 1990 - Autori e riferimenti scientifici: vedi link
- Enciclopedia della Medicina - DeAgostini Ed. 2010 - Autori e riferimenti scientifici: vedi link
- L'Universale della Medicina - Garzanti Ed. 1995 - Autori e riferimenti scientifici: vedi link




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