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Ritardo mentale: deficit dello sviluppo cognitivo e relazionale

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Test di Rorschach Test di Rorschach Ritardo mentale Ritardo mentale Difficoltà di apprendimento Difficoltà di apprendimento


Scritto da Massimo Miliani, giornalista professionista (Ordine regionale della Lombardia)

Pubblicato il 05/08/2010

Modificato il 05/08/2010

Il ritardo mentale, secondo l'ultima edizione del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, è un deficit mentale dello sviluppo cognitivo e relazionale caratterizzato da un quoziente di intelligenza inferiore a 70 e dall'insorgere di almeno due problemi adattativi entro i primi 18 anni di vita. Le cause del ritardo mentale sono molteplici e si tende a considerare il ritardo mentale come il punto di arrivo di vari processi patologici che agiscono sul sistema nervoso centrale o come una delle manifestazioni di altri problemi, come la sindrome di Down o l'autismo.
La diagnosi di ritardo mentale viene effettuata mediante test di intelligenza il cui risultato è inferiore a 70 QI: i test devono essere eseguiti in modo da tenere conto dei vari fattori che possono influenzare il risultato, oltre che di tutto il retaggio culturale in cui è vissuto l'individuo. Uno dei test più usati è la scala Wechsler, applicabile dai 16 anni: attraverso prove relative al funzionamento del pensiero, della memoria, dell'esame di realtà e della capacità di progettazione, valuta le capacità e le risorse del soggetto. Per quanto controverso, in psicodiagnostica è spesso impiegato il test di Rorschach: attraverso l'interpretazione da parte dell'individuo di una serie di macchie di inchiostro, si fa un'indagine della persnalità.
Spesso, però, il ritardato mentale viene riconosciuto come tale alla luce dei deficit adattativi dimostrati nel corso della sua vita.
La scala di valutazione funzionale del ritardo mentale prevede nella psicodiagnosi quattro livelli di gravità.

 

Ritardo mentale lieve.
Difficilmente evidenziabile nei primi anni di vita, si manifesta nei primi anni di scuola con le prime difficoltà di apprendimento. Chi ne è affetto può condurre una vita sociale e lavorativa autonoma ma con la necessità di un supporto.

 

Ritardo mentale moderato o medio.
Costituisce il 10% degli affetti da ritardo mentale. Queste persone possono vivere in autonomia nei luoghi familiari e imparare un lavoro non specializzato o addirittura semispecializzato. L'apprendimento scolastico è molto lento soprattutto nella comprensione e nello sviluppo del linguaggio.

 

Ritardo mentale grave.
Ha origine organica e determina il blocco dell'attività mentale del paziente a circa 6 anni. Le capacità di linguaggio sono molto scarse: opportunamente seguito e protetto, il ritardato mentale può imparare ad avere una minima cura di sè e svolgere semplici lavori manuali.

 

Ritardo mentale gravissimo.
Questo livello è caratterizzato dall'assenza di proprietà di linguaggio, che si riduce all'espressione difficoltosa di pochissimi termini. Il sostegno deve essere costante e continuativo per tutta la vita del paziente.

 



Fonti: - Enciclopedia Treccani (Novecento) - Ist. della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani Ed. 1990 - Autori e riferimenti scientifici: vedi link
- Enciclopedia della Medicina - DeAgostini Ed. 2010 - Autori e riferimenti scientifici: vedi link
- L'Universale della Medicina - Garzanti Ed. 1995 - Autori e riferimenti scientifici: vedi link




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