Scritto da Francesco S. Cantù, giornalista pubblicista (Ordine giornalisti della Lombardia) tessera N° 118321
Pubblicato il 24/09/2009
Modificato il 24/09/2009
La carie è la più diffusa malattia dei denti. La carie è una patologia degenerativa dello smalto e della dentina che si origina dalla superficie dei denti per procedere in profondità fino alla polpa dentaria. Una volta instaurato il processo carioso, ossia la formazione di una cavità prima nello spessore dello smalto e poi in quello della dentina, esso continua senza sosta, fino ad arrivare alla polpa del dente.
La carie è dovuta a in processo chimico di decalcificazione prodotto da batteri acidoproduttori presenti nella placca batterica, una specie di patina che si attacca sulla superficie dei denti e sulla quale proliferano e si sviluppano i batteri. La carie può essere favorita anche da una dieta sbagliata, per esempio una estremamente ricca di dolci e merendine oppure da una scarsa o incorretta igiene dentale. La più immediata conseguenza della carie è la distruzione del dente, la formazione di cavità e, in caso di carie avanzata, di dolore. Se la carie non viene curata si può verificare l’infezione della polpa dentaria dentro la quale si trovano nervi e vasi sanguigni.
La terapia consiste nella rimozione della carie e nell'otturazione della cavità residua con materiali diversi quali l’amalgama di argento, il composito, i cementi vetroionomerici o gli intarsi in oro, ceramica o composito, a seconda di esigenze sia estetiche sia funzionali. La terapia della pulpite consiste nell'apertura della camera pulpare, nell'asportazione completa della polpa, nel caso essa non possa essere conservata, e di una disinfezione accurata quindi l'otturazione della cavità completa l’operazione.
Per prevenire la carie occorre pulire adeguatamente i denti dopo i pasti principali con spazzolino e filo interdentale e recarsi periodicamente dal dentista, almeno un paio di volte l’anno, per delle visite di controllo.
1. La carie interessa anche la polpa dei denti?
No, pulpiti e paradontiti apicali di origine dentaria non sono forma di carie ma semmai una complicanza.
2. Perché la bocca è piena di batteri?
I batteri del cavo orale hanno numerosi effetti positivi, per esempio impediscono ad altri batteri quali quelli della difterite di attecchire.
3. Ma allora perché favoriscono la placca dentaria, causa primaria della carie?
Perché quando i batteri diventano così numerosi da alterare l’equilibrio della flora batterica della bocca generano la placca.
4. Nella bocca vi sono batteri più o meno aggressivi?
Sì, uno è lo streptococco mutans che è più cariogeno degli altri.
5. Perché gli zuccheri favoriscono la carie?
Perché favoriscono i batteri che aggrediscono i denti.
6. Un dente cariato può fare insorgere l’alitosi?
Sì, l’alito pesante è dovuto anche a denti cariati e non curati.
7. Nelle otturazioni perché non si utilizza quasi più l’amalgama di argento?
Perché pregiudica l’estetica generale e secondo alcuni dentisti è anche tossica perché contiene mercurio.
8. Le carie provocano dolore?
All’inizio no, ma man mano che la carie avanza può provocare forti dolori.
9. Perché è utile il filo interdentale?
Perché favorisce la pulizia dei denti in zone dove le setole dello spazzolino non riescono ad arrivare, per esempio tra un dente e l’altro.
10. I denti da latte si possono cariare?
Sì, come quelli definitivi.
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