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Marijuana, la sostanza stupefacente più diffusa al mondo

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Cannabis La pianta di Cannabis Droghe Marijuana e hashish Confusione mentale Abuso di Cnnabis


Scritto da

Daniela Gallotti, giornalista professionista (Ordine regionale della Lombardia)


Pubblicato il 16/09/2015

Modificato il 01/09/2010

La pianta di Cannabis, volgarmente chiamata "canapa indiana" è la pianta da cui si ricavano la marijuana e l'hashish. Nello specifico, la marijuana è ricavata dalla lavorazione delle infiorescenze della canapa essiccate e conciate, mentre l'hashish deriva dalla resina della pianta. Il principio attivo principale è il THC (tetraidrocannabinolo), una sostanza dalle proprietà psicotrope.
La quantità di THC presente nell'hashish è di gran lunga superiore rispetto a quello presente nella marijuana. Entrambi, solitamente, si assumono mischiandoli con tabacco e fumandoli. La marijuana può anche essere assunta per ingestione abbinandola a dei cibi (infusi, dolci).

 

"Droga leggera, droga sociale"
I derivati della Cannabis, agiscono favorendo un cospicuo rilascio della dopamina che provoca sensazioni di rilassamento ed euforia. Fin dall'antichità la Cannabis è stata considerata in grado di favorire la creatività e la concentrazione; per questo motivo, e per il fatto che presenta effetti collateriali inferiori rispetto ad altri tipi di droghe, in alcune parti del mondo è considerata una droga leggera e legale (in Italia, la legge Giovanardi-Fini l'ha recentemente equiparata all'eroina). L'unica cosa certa è che anche l'assunzione e l'abuso di Cannabis presenta dei rischi concreti quali tachicardia, piccoli episodi maniacali, stati di confusione mentale e tutti gli effetti collaterali provocati dal fumo.

 

"Non esistono casi di overdose, però..."
L'uso dei derivati della Cannabis può creare dei piccoli effetti di tolleranza mentre un utilizzo eccessivo utilizzo di marijuana o hashish può scatenare reazioni fisiche repentine come cali di pressione e svenimenti. Tra gli effetti tipici dell'utilizzo di Cannabis è l'insorgere dello stimolo della fame, fenomeno causato dalla stimolazione dell'ipotalamo da parte dei cannabinoidi in grado di aumentare la percezione di appetibilità del cibo. Ad oggi non è stato scientificamente provato che l'uso della Cannabis possa causare dipendenza, tantomeno risulta improbabile il rischio di overdose da marijuana; però, alcuni studi sostengono che la Cannabis possa essere il "trampolino di lancio" per il consumo di altre tipologie di sostanze ben più pericolose. Ad esempio, l'utilizzo della marijuana è tipico in chi fa uso di cocaina, in quanto gli effetti rilassanti dei cannabinoidi possono essere il rimedio agli effetti collaterali (tachicardia, sudorazione, ansia) provocati dalle sostanze stupefacenti eccitanti.



Fonti:

- Enciclopedia Treccani (Novecento) - Ist. della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani Ed. 1990 - Autori e riferimenti scientifici: vedi link
- Enciclopedia della Medicina - DeAgostini Ed. 2010 - Autori e riferimenti scientifici: vedi link
- L'Universale della Medicina - Garzanti Ed. 1995 - Autori e riferimenti scientifici: vedi link





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