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Endoscopia digestiva: esame di osservazione dell'apparato digerente

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Anestesia generale Anestesia generale Colonscopia Colonscopia


Scritto da

Gaia Cortese, giornalista professionista (Ordine regionale della Lombardia)


Pubblicato il 06/08/2010

Modificato il 06/08/2010

L’endoscopia è l’osservazione diagnostica di cavità e di organi cavi tramite l’endoscopio (strumento costituito da un tubo flessibile dal diametro di circa 9 mm, con un sistema di fibre ottiche e di illuminazione). Nel corso dell’endoscopia possono essere anche eseguiti piccoli interventi chirurgici (prelievo, medicazione, sezione di tessuti) ed esami radiodiagnostici. La tecnica endoscopica sfrutta strumenti di dimensioni notevolmente ridotte.

 

Dalla laparoscopia alla colonscopia.
Quando si parla di endoscopia digestiva si intende l’osservazione dell’apparato digerente, poi a seconda dell’organo da esaminare, l’endoscopia prende un nome più specifico. La gastroscopia è l’esame della superficie interna dello stomaco e spesso comprende anche l’osservazione dell’esofago e del duodeno.Tramite la laparoscopia si esplora la membrana che riveste la cavità addominale, la superficie del fegato, la cistifellea ed è effettuata in anestesia generale. L’anoscopia (che permette di osservare l’ano) e la rettoscopia (per le mucose del retto) si fanno senza anestesia. La colonscopia invece, è l’esame del colon e del retto.

 

Anestesia o sedazione?
L’endoscopia del tubo digerente superiore (esofagogastroduodenoscopia dell'esofago, dello stomaco e del duodeno) e quella del tubo digerente inferiore (colonscopia dell’intestino crasso), permettono di individuare eventuali infiammazioni, ulcere e altre lesioni. Si pratica di solito un'anestesia locale, ma a volte è indicata una sedazione. Per alcuni pazienti sottoporsi a questo esame è un’esperienza stressante, a causa dell’introduzione dell’endoscopio in gola. Esiste tuttavia la possibilità di effettuare l’esame, evitando il passaggio in bocca e sfruttando invece il naso (gastroscopia trans-nasale), procedura che risulta molto meno traumatica e ben tollerata, tanto da non richiedere alcuna anestesia. Il diametro dell’endoscopio, in questo caso, si riduce infatti a 5 mm, e per questo motivo la gastroscopia trans-nasale è efficace nel 98 per cento dei casi.



Fonti:

- Enciclopedia Treccani (Novecento) - Ist. della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani Ed. 1990 - Autori e riferimenti scientifici: vedi link
- Enciclopedia della Medicina - DeAgostini Ed. 2010 - Autori e riferimenti scientifici: vedi link
- L'Universale della Medicina - Garzanti Ed. 1995 - Autori e riferimenti scientifici: vedi link





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