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Trapianti pediatrici: il 50% eseguito con tecnica “Split Liver”

Trapianti pediatrici: il 50% eseguito con tecnica Split Liver Trapianti pediatrici: il 50% eseguito con tecnica “Split Liver”


Scritto da

AdnKronos Salute (Agenzia Giornalistica di Comunicazione)


Pubblicato il 22/06/2011

Modificato il 22/06/2011

Per i trapianti pediatrici in Italia c'è una lista unica, "caratterizzata da una gestione trasparente e consolidata. Come provano i tempi di attesa, che per i bambini sono meno della metà rispetto agli adulti". Lo sottolinea Alessandro Nanni Costa, Direttore del Centro Nazionale Trapianti.

 

 

Secondo i numeri del Centro, nel 2010 sono stati effettuati 77 trapianti di fegato sui bambini, il 50% con la tecnica dello 'split liver' (la divisione in due dell'organo di un donatore adulto e l'utilizzo di una parte per il trapianto pediatrico).

Con un tempo di attesa medio al trapianto di 4 mesi (e di attesa in lista di 8 mesi). Nello stesso periodo i trapianti di rene sono stati 72, con un tempo di attesa medio al trapianto di 1 anno e 3 mesi (e un tempo medio di attesa in lista di 18 mesi).

 

 

I trapianti di cuore sono stati 24 (il 10% dei piccoli aveva da 0-3 anni), e 5 i decessi registrati tra i piccoli in lista. "La gestione di una lista nazionale consente di equiparare con assoluta precisione i bimbi in tutta Italia. La lista unica - dice Nanni Costa - garantisce equità. E' un'esperienza che sta dando ottimi risultati, a garanzia dei piccoli pazienti in tutta Italia".

Se questo tipo di interventi è reso ancor più complesso dalle dimensioni dei pazienti, "le difficoltà esistono in particolare nel caso di trapianti di rene su neonati: il rene, per essere trapiantato,deve infatti avere un certo grado di sviluppo". Che si ottiene nel tempo, dopo la nascita.

 

 

Dunque occorre reperire un organo che sia sufficientemente maturo e 'a misura' di bebè. Fra gli interventi eccezionali eseguiti in questi anni, Nanni Costa ricorda un recente "trapianto di fegato su un bimbo di 10 mesi: l'organo crescerà con lui. Seguiamo i bambini trapiantati nel tempo - spiega - così oggi vediamo un piccolo trapiantato 15 anni fa che gioca a calcio. La straordinarietà del trapianto nei bambini è proprio il fatto di vedere come il nuovo organo cresce con loro".



Fonti:

Per Approfondire: Vedi Link




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