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Ossiuriasi infezione intestinale causata da un parassita

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Prurito e irritabilità Prurito e irritabilità Lavare le mani Lavare le mani


Scritto da

Gaia Cortese, giornalista professionista (Ordine regionale della Lombardia)


Pubblicato il 05/07/2010

Modificato il 07/02/2017

L’ossiuriasi è un’infezione intestinale provocata da un parassita chiamato Oxurius vermicularis o Enterobius vermicularis: è un tipo di parassita intestinale come la tenia, più comunemente conosciuta come “verme solitario”. Si tratta di una patologia molto rara nei neonati e poco frequente nei bambini piccoli ma, nel caso si manifesti, succede per la prima volta intorno ai 3 - 4 anni. Di solito la trasmissione dell'ossiuriasi tra bambini avviene all’asilo o ai giardini ed è veicolato dalle mani. Le uova del parassita, infatti, si annidano sotto le unghie e il bambino le ingerisce mettendosi le mani in bocca. Quando le uova arrivano nello stomaco le larve si aprono e raggiungono l’intestino cieco, dove maturano e si sviluppano. Di notte le femmine si muovono lungo l’intestino e vanno a depositare le uova vicino all’orifizio anale, per poi morire.

 

Sintomi fastidiosi e vermi nelle feci
I sintomi dell’ossiuriasi provocano prurito anale e nasale, arrossamento nella zona intorno all’ano, insonnia, irritabilità, dermatite, vaginiti nelle bambine e tosse secca alternata a momenti di benessere. Ci si accorge dell’ossiuriasi individuando nelle feci del bambino tanti piccoli filamenti bianchi che si muovono, lunghi pochi millimetri; inoltre l’evacuazione delle feci è spesso seguita da prurito anale. Si può anche effettuare un esame di laboratorio conosciuto come scotch test, per individuare le uova del parassita.

 

Vermifughi e rimedi naturali
Si può guarire dall'ossiuriasi anche senza terapia: si tratta infatti di una patologia autolimitante che guarisce da sé con qualche semplice precauzione igienica, come lavarsi accuratamente le mani dopo la defecazione.
Per combattere l’ossiuriasi si ricorre a farmaci detti antielmintici o vermifughi. Per gli ossiuri, ossia i vermi, si utilizza Pirvinio pamoato o mebendazolo, che deve essere somministrato in dose unica, da ripetere per due volte a distanza di 15 giorni l’una dall’altra. Omeopaticamente si può intervenire con rimedi naturali con Teucrium marum verum per risolvere il prurito anale e quello delle mucose nasali, con Cina 5 CH per alleviare sintomi come i crampi addominali e il vomito, con Spigella 5 CH per i dolori addominali dovuti alle parassitosi. Tra i prodotti vermifughi di erboristeria è consigliato l'aglio ad uso interno.



Fonti:

- Enciclopedia Treccani (Novecento) - Ist. della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani Ed. 1990 - Autori e riferimenti scientifici: vedi link
- Enciclopedia della Medicina - DeAgostini Ed. 2010 - Autori e riferimenti scientifici: vedi link
- L'Universale della Medicina - Garzanti Ed. 1995 - Autori e riferimenti scientifici: vedi link





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