Scritto da Rachele Sardella
Pubblicato il 06/12/2011
Modificato il 06/12/2011
Le acque termali bicarbonate devono le loro caratteristiche benefiche ai bicarbonati, al calcio, ai solfati, al sodio e al magnesio che esse assorbono dai terreni attraverso cui scorrono. La loro larga presenza in quantità e diffusione, oltre alle proprietà terapeutiche dovute alla loro composizione chimica, le ha fatte apprezzare sin dall'antichità come testimoniano le numerose stazioni termali riconosciute a livello ufficiale.
Una composizione variabile. Le acque termali bicarbonate, in ragione dei vari elementi presenti con la prevalenza del bicarbonato, per effetto dell'anione di quest'ultimo, hanno un effetto riequilibrante per tutte le funzioni organiche.
Si distinguono comunque due tipologie principali:
- quelle con l'anione bicarbonato insieme al catione sodio e talvolta anche al potassio, che sono dette acque bicarbonato-alcaline;
- quelle con una maggiore presenza di calcio e magnesio, che sono dette acque bicarbonato-alcalino terrose.
Le acque termali bicarbonate di entrambe le categorie contengono spesso anche cloro, ferro, bromo e iodio che le offrono peculiarità terapeutiche più ampie. Ognuna di questa sostanze infatti offre una sua particolare efficacia curativa.
Come si utilizzano le acque minerali bicarbonate. Preferibilmente si bevono direttamente alla fonte termale se si vuole evitare che riducano la loro efficacia.
Tuttavia, secondo il loro livello di mineralizzazione (medio o basso), costituiscono anche benefiche acque da tavola.
La bevuta alla fonte termale. Poiché queste acque possono avere bassa mineralizzazione, media mineralizzazione, alta mineralizzazione, bisogna conoscere le quantità da bere perché l'effetto benefico si manifesti.
Solo un medico termalista può stabilire le caratteristiche del ciclo di cura sulla base delle sostanze effettivamente presenti nel mix idroterapico.
Le acque a media e alta mineralizzazione sono adatte anche per la crenoterapia e cioè le inalazioni, le irrigazioni e la miscelazione dei fanghi.
L' effetto benefico sullo stomaco. Queste acque danno un impulso alla peristalsi (contrazione) e di conseguenza allo svuotamento gastrico.
Nel contempo hanno un'azione protettiva della mucosa gastrica.
L'apparato epato biliare disintossicato. Queste acque aiutano la secrezione di succhi pancreatici che facilitano la digestione.
Sono di notevole aiuto antitossico per il fegato nel caso di ingestione di veleni come ad esempio il tetracloruro di carbonio, un tempo di largo uso (negli estintori, come liquido di raffreddamento, come solvente per il lavaggio a secco).
Hanno un benefico effetto in caso di stress ossidativo epatico dovuto ad abuso di farmaci, alcol, fumo, droghe e alcaloidi in genere.
Elementi di idrologia medica per il corso di idrologia e climatologia medica - Roberto Gualtierotti - Edizioni Libreria dello Studente, Milano, 1974 Manuale di medicina termale - Agostini, G - Archimedica Editori, Torino, 2000
Fonti:
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