Scritto da Rachele Sardella
Pubblicato il 02/12/2011
Modificato il 02/12/2011
Le acque salsobromoiodiche sono dette anche "paleomarine", perché captate in profondità
da depositi residui di mari di superficie di ere geologiche remote sprofondati per l'effetto di bradisismi. La loro presenza è in prevalenza nei pressi della dorsale appenninica e lungo le coste. Queste acque sono concentrate e scaturiscono a temperature diverse.
In alcune zone questi depositi hanno dato origine ai limani ovvero fanghi naturali di salina utilizzati nelle terapie termali.
Contenuti delle acque salsobromoiodiche. Queste acque sono costituite soprattutto da cloruro di sodio, iodio e bromo: questi ultimi si presentano sotto forma di ioduri e bromuri.
Sono spesso presenti anche altre sostanze terapeuticamente importanti quali calcio, magnesio, solfati, bicarbonati e solfuri. Queste acque alla fonte possono essere radioattive e la concentrazione ionica delle sostanze contenute è estremamente variata.
Per la loro frequente elevata concentrazione può essere necessario diluirle per utilizzarle con particolari metodi terapeutici (es. inalazione).
L'azione antinfiammatoria. Le acque termali salsobromoiodiche utilizzate alla fonte hanno principalmente un effetto antinfiammatorio.
Questo si rileva nei diversi settori dell'organismo secondo il metodo adottato (es. bibita, inalazione ecc.).
La stimolazione del sistema immunitario. Le acque termali salsobromoiodiche stimolano il sistema reticolo endoteliale e la produzione di immunoglobuline secretorie e circolanti.
Questa azione si manifesta anche nelle tendenze (diatesi) essudativo - catarrali dove gran parte della patogenesi è attribuibile alla insufficiente risposta dei meccanismi organici.
La cura della ritenzione idrica. La capacità dell'acqua di creare motilità muscolare genera una corrente di fluidi che emergono dagli strati profondi della mucosa verso l'esterno del corpo eliminando microrganismi, inquinanti, ecc. ma anche i prodotti della flogosi, cataboliti ed enzimi.
L'azione ginecologica. L'azione più rilevante di queste acque è sicuramente la stimolazione a livello dell'apparato genitale femminile.
Questa proprietà terapeutica suggerisce la terapia termale salsobromoiodica in particolare nelle patologie di pertinenza ostetrico-ginecologica.
Sono infatti verificabili: l'aumento della sintesi di gonadotropine, la stimolazione alla maturazione dei follicoli ovarici, l'aumento della contrattilità tubarica e la regolarizzazione del ciclo mestruale.
Elementi di idrologia medica per il corso di idrologia e climatologia medica - Roberto Gualtierotti - Edizioni Libreria dello Studente, Milano, 1974 Manuale di medicina termale - Agostini, G - Archimedica Editori, Torino, 2000
Fonti:
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