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Acque termali solfuree: pessimo odore, ottimi risultati

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Scritto da

Rachele Sardella


Pubblicato il 02/12/2011

Modificato il 02/12/2011

I contenuti delle acque termali solfuree. Queste acque contengono almeno 1 mg di acido solfidrico (H2S) per ogni litro che produce il loro caratteristico odore di "uova marce".

Spesso vi sono presenti, oltre ai composti dello zolfo bivalente, anche solfati, anidride carbonica, calcio, sodio, bicarbonati, cloruri, bromuri, ioduri.

Data la tossicità dell'acido solfidrico, solo i solfobatteri e pochi altri microrganismi sono in grado di sopravvivere in queste acque.

I batteri attivi. Colonie di solfobatteri, alghe e protozoi presenti vicino alla sorgente in particolari condizioni danno origine a vegetazioni denominate muffe che, se molto fitte, sono dette placente.

Queste sono una componente essenziale nelle terapie termali con fanghi "maturi" che sono efficaci nelle affezioni reumatiche e articolari.

I benefici sulle articolazioni. Le acque termali solfuree intervengono nelle patologie articolari in modo efficace con diversi meccanismi curativi che riguardano in particolare il nutrimento delle cartilagini e dei tessuti connettivi.

Nei casi di malattie articolari cronicizzate le cure con queste acque determinano la riduzione dell'acido presente nelle cartilagini con la conseguente loro rivitalizzazione funzionale.

Per ottenere questi risultati l'assunzione dell'acqua deve essere effettuata nelle strutture termali.

La validità curativa è evidenziata dalla constatazione che le acque solfuree si dimostrano essere un'integrazione terapeutica efficace anche quando l'acido solfidrico assorbito tramite la pelle è assai ridotto.

L'azione sul metabolismo. Le acque termali solfuree agiscono sul metabolismo delle proteine e portano a una significativa riduzione dell'azo­temia.

Lo stesso vale per il miglioramento dell'attività protrombinica.

Circa il metabolismo glucidico si evidenzia un aumento del glicogeno epatico e la riduzione della glicemia perché le acque solfuree stimolano la nutrizione dei tessuti organici (trofismo) e l'attività delle cellule epatiche.

L'azione sul fegato. Il fegato grasso, causato anche dall'abuso di alcol, si manifesta quando il suo contenuto lipidico supera il 5% del peso (steatosi epatica) e mette in crisi il metabolismo favorendo l'accumulo di trigliceridi con esiti spesso gravissimi.

Le acque termali solfuree servono in questo caso a proteggere il fegato da questa patologia.

I miglioramento delle funzioni gastriche. Grazie alla loro potere stimolante sul sistema parasimpatico le acque termali solfuree aumen­tano la motilità intestinale, la secrezione gastrica, la secrezione biliare con maggiore fluidità delle vie biliari.



Fonti:

Elementi di idrologia medica per il corso di idrologia e climatologia medica - Roberto Gualtierotti - Edizioni Libreria dello Studente, Milano, 1974

Manuale di medicina termale - Agostini, G - Archimedica Editori, Torino, 2000





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