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Rapporto madre-figlio, se è forte si riduce il rischio di obesità infantile

Rapporto madre-figlio, se è forte si riduce il rischio di obesità infantile Rapporto madre-figlio, se è forte si riduce il rischio di obesità infantile


Scritto da

AdnKronos Salute (Agenzia Giornalistica di Comunicazione)


Pubblicato il 30/12/2011

Modificato il 30/12/2011

La qualità del rapporto emotivo tra una madre e il suo bambino potrebbe determinare l'eventualità che nella fase adolescenziale il bambino soffra di obesità.

Lo afferma uno studio pubblicato sulla rivista Pediatrics.

 

I ricercatori americani hanno analizzato le statistiche nazionali relative ai rapporti tra madri e figli durante i primi anni del bambino.

Più bassa è la qualità del rapporto in termini di sicurezza emotiva del bambino e maggiore è il rischio che il bambino possa soffrire di obesità all'età di 15 anni.

L'indagine ha evidenziato che dei bimbi che hanno avuto la più bassa qualità di rapporti affettivi con la madre, più di un quarto sono diventati obesi da adolescenti, rispetto al 13% degli adolescenti che hanno mostrato legami più stretti con le loro madri nei primi anni di vita.

I risultati rispecchiano precedenti ricerche che mostravano come i bambini che non hanno avuto un sicuro rapporto emotivo con i loro genitori erano esposti a un aumento del rischio di obesità a partire dai 4 anni.

 

Questo tipo di ricerche dimostrano che le aree del cervello che controllano le emozioni e le risposte allo stress, così come l'equilibrio tra l'appetito e il consumo di energia, potrebbero essere connesse e lavorare insieme, influenzando così le probabilità che un bambino possa diventare obeso.

''Piuttosto che dare la colpa ai genitori per l'obesità infantile - hanno scritto i ricercatori - questi risultati suggeriscono che gli sforzi di prevenzione dell'obesità dovrebbero cominciare a prendere in considerazione anche strategie per migliorare il legame madre-figlio e non concentrarsi esclusivamente su cibo ed esercizio fisico''.

''E' possibile - ha concluso Sarah Anderson, Professore di Epidemiologia presso la Ohio State University e autore principale dello studio - che l'obesità infantile possa essere influenzata da interventi che cercano di migliorare i legami affettivi tra madri e figli''.



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