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Pubblicato il 02/04/2011
Modificato il 02/04/2011
"Colesterolo nel pane", "proteine nella verdura" e "grassi nella pasta". Sono le 'bufale' a cui credono gli italiani a tavola: la dieta mediterranea è del tutto sconosciuta al 60% dei connazionali, che ignora i nutrienti degli alimenti, sbaglia le combinazioni e ha un'alimentazione caratterizzata da squilibri e peccati di gola. Lo rivela uno studio presentato al Congresso Nazionale della Società Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare (SIPREC) tenutosi a Genova. Italiani bocciati a tavola, dunque: sei su dieci non conoscono la dieta mediterranea né la piramide alimentare, in cui sono sintetizzate le proporzioni corrette dei vari gruppi di cibi per una sana alimentazione. La ricerca è stata condotta da un'equipe del Dipartimento di Medicina Interna, invecchiamento e malattie nefrologiche dell'Università di Bologna su 314 persone, sottoposte a un questionario di 33 domande. E' emerso un quadro dettagliato delle conoscenze e delle abitudini del belpaese a tavola. I risultati sorprendono.
Nella patria della dieta mediterranea, riconosciuta come 'patrimonio immateriale dell'umanità nel 2010 dall'UNESCO, l'80% della popolazione dichiara di conoscere questo regime alimentare. Andando più a fondo, però, solo pochi sanno davvero di che si tratta. "Il 55% ha dato risposte errate, ad esempio indicando che nella pasta ci sono i grassi, e il 25% non ha saputo rispondere", spiega Massimo Volpe, Presidente SIPREC. Ancora "più ignorata" è la piramide alimentare, "che dovrebbe guidare le scelte quotidiane dei cibi - sottolinea l'esperto - perché indica quanto si deve introdurre dei diversi nutrienti. Il 57% non sa che cosa sia, il 40% ha dichiarato di conoscerla e il 3% è rimasto incerto. Un italiano su due sa collocare gli alimenti-cardine, sa cioè che alla base ci sono frutta, verdura e cereali, e riconosce i cibi più sani. Ma c'è un preoccupante 5% che 'inverte' la piramide indicando gli alimenti grassi come base dell'alimentazione quotidiana e un altro 45% che non ha proprio idea". Stando ai dati dello studio, la poca consapevolezza dei pilastri di un'alimentazione sana è un problema trasversale, che riguarda tutti i ceti sociali, a prescindere dal livello di istruzione e dalla condizione economica. "Alla domanda 'dove si trova molto colesterolo?' molti hanno risposto il pane: c'è una scarsa conoscenza di nozioni basilari per una dieta equilibrata", riprende Volpe. "Peraltro, lo stile di vita attuale di certo non aiuta: anche chi vorrebbe attenersi a un'alimentazione sana - afferma - è portato a sbagliare.
Così, pur sapendo come si dovrebbe mangiare, molti si nutrono in modo disorganizzato: per il 95% degli intervistati il pranzo è il pasto più importante, ma poi l'80% sceglie una pasta molto condita accompagnata dal pane. Un italiano su due mangia carne magra, ma c'è un buon 20% che sceglie carni grasse più volte alla settimana, il 45% consuma formaggi come minimo tre volte alla settimana". E ancora, evidenzia l'esperto, "pochissimi scelgono il pesce: solo uno su tre lo mangia appena una volta alla settimana, mentre andrebbe consumato almeno due, tre volte. Il problema di tutti sembra essere l'incapacità di avere una visione globale della propria alimentazione: un cioccolatino una volta ogni tanto non fa male, ma molti li mangiano ogni giorno pensando che sia un peccato di poco conto". Eppure - ormai dovrebbe essere noto - una cattiva alimentazione, che privilegia i cibi ricchi di grassi, è considerata un fattore di rischio per le malattie cardiovascolari: secondo un gruppo internazionale di esperti sul problema obesità (International Obesity Taskforce), il 61% delle malattie cardiovascolari è legato a un'alimentazione non equilibrata o del tutto sbilanciata.
Per approfondire vedi www.siprec.it
Fonti:
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