Scritto da
Pubblicato il 21/02/2012
Modificato il 21/02/2012
Gli italiani continuano a bere: non più, come una volta, il classico consumo "mediterraneo", fatto di grandi boccali di vino a tavola, ma il ben più rischioso 'binge drinking', il bere fuori pasto, a suon di superalcolici e di 'shottini'.
Tanto che ormai sono oltre 8 milioni 600mila gli italiani "a rischio", la percentuale di ricoveri ospedalieri è cresciuta del 10%, e la mortalità alcol correlata rimane superiore alla media europea.
Sono i dati allarmanti contenuti nella relazione annuale al Parlamento del Ministero della Salute. Il decennio 2000-2010 ha visto in particolare la crescita fra i giovani e i giovani adulti dell'abitudine al consumo, oltre che di vino e birra, anche di superalcolici, aperitivi e amari, che implicano spesso consumi lontano dai pasti e con frequenza occasionale.
Il consumo fuori pasto si è particolarmente radicato tra i più giovani e i giovanissimi: nella fascia di età 18-24 anni i consumatori fuori pasto sono passati dal 33,7% al 41,9% e tra i giovanissimi di 14-17 anni dal 14,5% al 16,9%.
Tra le ragazze di quest'età nell'ultimo quindicennio la quota di consumatrici fuori pasto si è quasi triplicata. Anche il binge drinking si è ormai diffuso stabilmente a partire dal 2003, registrando un costante aumento in entrambi i sessi, e nel 2010 ha riguardato il 13,4% degli uomini e il 3,5% delle donne.
Complessivamente, secondo i dati dell'Istituto Superiore di Sanità, il 25,4% degli uomini ed il 7,3% delle donne di età superiore a 11 anni, circa 8.600.000 persone, consumano alcolici senza rispettare le indicazioni di consumo delle agenzie di sanità pubblica, esponendosi a rischi alcol-correlati.
Tale quadro appare ancora più preoccupante, sottolinea la relazione, se si considera che nei consumatori di bevande alcoliche sono presenti più frequentemente comportamenti o abitudini che possono aggravare il rischio connesso all'uso di alcol quali l'uso quotidiano dell'automobile o l'abitudine al fumo.
Anche gli alcol-dipendenti in trattamento nei servizi pubblici sono in costante crescita dal 1996 e nel 2009 ne sono stati rilevati 65.360. Il tasso di mortalità per cirrosi epatica, uno dei più importanti indicatori di danno alcol-correlato, pur essendo nel nostro Paese inferiore a quello medio europeo, è tuttavia superiore a quello di altri Paesi dell'U.E. quali Olanda, Grecia, Irlanda, Spagna.
Tra il 2000 e il 2009 la percentuale dei ricoveri ospedalieri per cirrosi alcolica ha registrato, in rapporto agli altri ricoveri per cause totalmente alcol-correlate, una crescita di quasi 10 punti percentuali passando dal 26,30% al 36,4%.
La mortalità per incidente stradale, altro importante indicatore di danno indirettamente causato dall'alcol, continua ad essere un grave problema nel nostro Paese, soprattutto per i più giovani ed in particolare nella classe di età 20-24 anni, dove nel 2009 è stato registrato il più alto numero di morti per incidente stradale in entrambi i sessi. Circa il 37% della mortalità maschile per incidente stradale è alcol-correlata.
Un ulteriore carico di mortalità deriva dalle altre cause di morte totalmente e parzialmente alcol-correlate, malattie dell'apparato digerente e del sistema circolatorio, tumori, incidenti di vario tipo, omicidi, suicidi.
Secondo le stime dell'Istituto Superiore di Sanità nell'anno 2008 sono stati non meno di 17.661 i morti dovuti all'uso dannoso di alcol, di cui 11.254 maschi e 6.407 femmine, che rappresentano, rispettivamente, il 3,8% del totale della mortalità maschile e il 2,1% di quella femminile.
Fonti:
Guardare film con protagonisti che bevono molto alcol influenza i giovani a bere di più. Lo dimostra una ricerca pubblicata…
Nove ore di sonno sono troppe. Per riuscire meglio nei test scolastici l'ideale ammonta a sette. E' quanto emerge da una ricerca…
Le infezioni aggressive rappresentano uno dei più allarmanti problemi negli ospedali di tutto il mondo, soprattutto a causa di…
Gli italiani continuano a bere: non più, come una volta, il classico consumo "mediterraneo", fatto di grandi boccali di vino a…
Le persone affette da demenza soffrono maggiormente di disturbi del sonno e depressione. L'incidenza più elevata si trova tra i…
Una pianta cinese dalle cui radici da duemila anni si ricava un estratto che cura la malaria potrebbe essere usata per combattere le…
Una "manovra dietetica" per risanare i conti pubblici. L'obesità pesa molto sul bilancio dell'Italia: 8,3 miliardi di euro…
Un team dell'University College of London ha sviluppato un programma che 'insegna' ai computer a distinguere tra le scansioni cerebrali…
Dormire di più riduce le possibilità di ammalarsi di Alzheimer secondo un nuovo studio della University School of…
Una pressione sistolica (la "massima") diversa a seconda del braccio scelto per la misurazione potrebbe indicare un potenziale rischio…
Le infezioni batteriche sono sempre più causa di problemi di infertilità maschile. Spesso senza sintomi, vengono scoperte…
Uno studio italiano in collaborazione tra l'Istituto di Biologia Cellulare e Neurobiologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche…
Più donne che uomini (63,8% contro 36,2%), di età compresa tra i 35 e i 54 anni, nel 60% dei casi affetti dalla forma…
Una madre che ha dato alla luce prematuramente il primo bambino ha maggiori probabilità di partorire un secondo figlio…
Colpiscono circa 200.000 italiani, in particolare giovani tra i 20 e i 35 anni, e sempre più spesso anche bambini e adolescenti.…
Una nuova terapia farmacologica il cui bersaglio è il danno muscolare presente nella distrofia muscolare: si tratta di uno…
I bambini che in età prescolare godono di cure particolarmente attente da parte delle mamme sviluppano un ippocampo più…
Le persone che soffrono di apnee del sonno gravi possono avere un aumentato rischio di ictus e di piccole lesioni nel…
Il caffè decaffeinato può far bene alle funzioni della memoria. I ricercatori della Mount Sinai School of Medicine di New…
ABCsalute S.r.l. ora axélero S.p.A. Copyright 2009 - 2024 ©Tutti i diritti riservati - C.F./Partita IVA IT 07731860966
Sede Legale: via Cartesio, 2 20124 Milano - Cap. Soc. € 68.000,00 i.v - R.E.A. Milano n. 1978319 - N.Telefono +39 02 83623320 - info@axelero.it
Aggiornato al 19/11/2024 - Il sito si finanzia con gli abbonamenti dei medici inserzionisti e non riceve finanziamenti dalla pubblicità o dalla visualizzazione di contenuti commerciali.
Il contenuto editoriale del sito non è influenzato dalle fonti di finanziamento.