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Apnee notturne aumentano rischio ictus

Apnee notturne aumentano rischio ictus Apnee notturne aumentano rischio ictus


Scritto da

AdnKronos Salute (Agenzia Giornalistica di Comunicazione)


Pubblicato il 07/02/2012

Modificato il 07/02/2012

Le persone che soffrono di apnee del sonno gravi possono avere un aumentato rischio di ictus e di piccole lesioni nel cervello.

È quanto si afferma in uno studio presentato alla conferenza internazionale 'Stroke 2012' dell'American Stroke Association.

''Abbiamo trovato una frequenza sorprendentemente alta di apnea del sonno nei pazienti con ictus che ne sottolinea la rilevanza clinica come fattore di rischio'', ha detto Jessica Kepplinger, autrice principale dello studio e docente dell'Università di Tecnologia di Dresda in Germania.

''L'apnea notturna - ha continuato - è un disturbo ampiamente riconosciuto ma ancora trascurato. I pazienti che ne soffrono hanno più probabilità di avere un ictus silenzioso''.

 

I ricercatori hanno scoperto che il 91% (51 su 56) dei pazienti (media di età analizzata 67 anni), che avevano avuto un ictus durante l'apnea del sonno, avevano anche una maggiore probabilità di subire un ictus silente.

Più di cinque episodi di apnea durante il sonno per notte è un numero da associare a un rischio maggiore di ictus silente. Più del 50% dei pazienti con ictus silente avevano anche l'apnea del sonno.

Anche se gli uomini avevano una maggiore probabilità di subire un ictus silente, la correlazione tra apnea notturna e ictus è rimasta la stessa anche dopo una rivalutazione dei dati dalla prospettiva delle differenze di genere.

I ricercatori hanno suggerito che l'apnea del sonno dovrebbe essere trattata alla stregua di altri fattori di rischio vascolari come ipertensione.



Fonti:

International Stroke Conference 2012, New Orleans, La., Feb. 1-3, 2012. Jessica Kepplinger, MD, fellow, stroke, Dresden University Stroke Center, University of Technology, Dresden, Germany.Steven Greenberg, MD, PhD, professor, neurology, Harvard Medical School. Lee Schwamm, MD, professor, neurology, Harvard Medical School.

 

Per Approfondire: Vedi Link




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