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ADENOMA IPOFISARIO

L'ipofisi è una piccola ghiandola endocrina (che versa le sostanze prodotte nel sangue) costituita da 2 lobi situata alla base del cranio e dietro il naso.

L'ipofisi anteriore o adenoipofisi costituisce l'80% della ghiandola e secerne i seguenti ormoni:

  • TSH o ormone tiroideo-stimolante: ha come organo bersaglio la tiroide e stimola la produzione degli ormoni tiroidei T3 e T4
  • ACTH o ormone adenocorticotropo: stimola la secrezione del cortisolo da parte del surrene
  • FSH o ormone follicolo-stimolante: stimola l’ovaio a produrre estrogeni, mentre nel maschio controlla la spermatogenesi (processo di maturazione delle cellule maschili)
  • PRL o prolattina: partecipa alla produzione del latte nella donna durante l’allattamento mentre nel maschio stimola l'attività della prostata
  • GH o ormone somatotropo: chiamato anche ormone della crescita, stimola l'accrescimento corporeo
  • LH o ormone luteo-stimolante: induce l'ovulazione nella donna e stimola le cellule del Leydig (situate nei testicoli) a produrre testosterone nell'uomo

L'ipofisi posteriore invece secerne i seguenti ormoni:

  • ADH o ormone antidiuretico: chiamato anche vasopressina, ha la funzione di promuovere la ritenzione di liquidi da parte del rene
  • Ossitocina: stimola la contrazione della muscolatura liscia dell’utero durante il parto.

Per adenoma ipofisario si intende un tumore benigno, a lenta crescita, che ha origine da una porzione della ghiandola, classificabile in base alla sua funzione in secernente o non secernente e in base alle dimensioni in microadenomi (<10 millimetri), macroadenomi (compresi tra 10 e 20 millimetri) e adenomi giganti (>20 millimetri).

Gli adenomi rappresentano il 15% di tutti i tumori primitivi intracranici, possono presentarsi a qualsiasi età ma sono molto rari prima della pubertà.

DIAGNOSI

Gli adenomi secernenti vengono diagnosticati dosando gli ormoni nel sangue e dalle immagini del cervello ottenute con la risonanza magnetica.

TERAPIA

Per gli adenomi secernenti è sempre indispensabile l’approccio farmacologico ma nella maggior parte dei casi risulta indispensabile l’intervento chirurgico.

SINTOMI

Gli adenomi clinicamente possono caratterizzarsi per l’effetto massa sulle strutture circostanti pertanto il paziente può accusare:

  • dolore facciale
  • calo della vista
  • diplopia (visione doppia)

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