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Noduli alla tiroide: cause e sintomi

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Cause e sintomi del nodulo alla tiroide

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Scritto da

Prof. Francesco Lippi


Pubblicato il 26/07/2012

Modificato il 10/04/2017

Le principali cause dei noduli alla tiroide sono la familiarità, la genetica e la sporadicità perché, a differenza di chi ha ragioni genetiche, ci sono pazienti che non hanno nessun motivo per avere un problema di questo genere.


Ci sono inoltre cause oggettive che a distanza di tempo possono determinare la comparsa della patologia endocrinologica, come ad esempio le irradiazioni sul collo specie se subite in età giovanile, e fattori ambientali come il vivere in zone carenti di iodio.

Dal punto di vista statistico, la prevalenza del nodulo tiroideo nella popolazione è di circa il 10%. Se pensiamo invece alle casistiche radiologiche, cioè ecografiche, e autoptiche arriviamo anche al 50%, mentre il carcinoma tiroideo ha una prevalenza intorno a 3 carcinomi su 1000 noduli.

Sintomi e diagnosi dei noduli alla tiroide

Chi ne soffre non di avere il problema perché il nodulo tiroideo è asintomatico: non dà fastidio, non dà dolore, non dà segni né da ipo né da ipertiroidismo e talvolta non è neppure palpabile. Soprattutto se è già presente un gozzo, quindi una tiroide aumentata di dimensioni, è difficile per il paziente sapere se al suo interno è presente un nodulo. È molto più facile individuare il nodulo se si presenta isolato: l’uomo può notarlo facendosi la barba e la donna quando massaggia il collo truccandosi o guardandosi allo specchio.

I noduli alla tiroide sono più frequenti nella popolazione femminile rispetto a quella maschile, perché nelle donne l’incidenza della produzione estrogenica è maggiore essendo fondamentale. Tra i sintomi del nodulo alla tiroide c’è la mobilità, la capacità di muoversi che lo differenzia dagli altri noduli del collo.

In casi estremi, quando i noduli raggiungono dimensioni particolarmente grandi ed evidenti, possono cominciare a infastidire e provocare un senso di costrizione, difficoltà a respirare e a deglutire.

Dopo aver riconosciuto i sintomi, il medico curante deve eseguire una diagnosi in tempi brevi per accertarsi del disturbo e inviare subito il paziente dallo specialista endocrinologo per i primi controlli.

Dal punto di vista ecografico, è importante rilevare il contorno dei noduli alla tiroide: l’orletto periferico netto e ben delineato non è segno di un carcinoma tiroideo; al contrario, un nodulo circondato da un alone sfrangiato e senza margini ben definiti potrebbe essere il sintomo di un tumore endocrinologico.

Il sospetto è acuito dalla presenza, nell’ecografia, sia di micro-calcificazioni, cioè di piccoli spot che hanno l'aspetto del sale che si butta sull'uovo, sia di una vascolarizzazione superiore alla norma all’interno del nodulo tiroideo: il sangue non dovrebbe circolare all’interno dei noduli alla tiroide ma solo alla periferia.





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