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Sindrome di Cushing: malattia caratterizzata da un eccesso di ACTH

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Sindrome di Cushing Sindrome di Cushing Sintomi Sintomi Acne e peluria Acne e peluria


Scritto da

Daniela Gallotti, giornalista professionista (Ordine regionale della Lombardia)


Pubblicato il 14/06/2010

Modificato il 14/06/2010

La sindrome di Cushing è una malattia provocata da un eccesso di produzione di adrenocorticotropina (ACTH), un ormone proteico prodotto dalle cellule dell'ipofisi, che stimola i surreni a produrre cortisolo. All'origine di questa produzione eccessiva di ACTH ci possono essere alterazioni della funzione ipotalamo-ipofisaria, ma molto spesso la causa è un adenoma, un tumore benigno dell'ipofisi, che secerne in maniera eccessiva ACTH. Esistono però casi in cui la sindrome di Cushing è generata da un tumore non endocrino e maligno, come ad esempio un carcinoma polmonare.
Come il feocromocitoma, la sindrome di Cushing provoca di conseguenza uno stato di ipersurrenalismo e, a causa della crescita dimensionale del tumore e della sua azione di compressione sui nervi adiacenti, induce anche cefalea e disturbi visivi. Si tratta ad ogni modo di una malattia piuttosto rara, che colpisce soprattutto le donne in età compresa tra i 20 e i 40 anni.

 

Come accorgersi della sindrome di Cushing
Il morbo di Cushing porta il nome del neurochirurgo americano che per primo lo ha descritto, negli anni Trenta del secolo scorso. I sintomi più evidenti sono l'obesità, concentrata su vita e fianchi e non sugli arti, e la comparsa di acne e peluria sul viso, ma la malattia provoca anche stanchezza, depressione, improvvisi cambi di umore, alterazioni psichiche; la sindrome di Cushing, però, comporta anche conseguenze più gravi, come ipertensione, diabete, osteoporosi, oltre ad anomalie del ciclo mestruale nelle donne.

 

L'asportazione dell'adenoma
La cura della malattia di Cushing consiste principalmente nell'asportazione chirurgica del tumore benigno: la tecnica è particolare e permette di raggiungere l'adenoma attraverso il naso (transnasosfenoidale). È necessaria una terapia radiante per la distruzione del tumore quando la rimozione chirurgica non riesce a essere totale.



Fonti:

- Enciclopedia Treccani (Novecento) - Ist. della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani Ed. 1990 - Autori e riferimenti scientifici: vedi link
- Enciclopedia della Medicina - DeAgostini Ed. 2010 - Autori e riferimenti scientifici: vedi link
- L'Universale della Medicina - Garzanti Ed. 1995 - Autori e riferimenti scientifici: vedi link





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