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Isteroscopia diagnostica con immagini: diagnosi precoce di malattie femminili

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Scritto da

Francesco S. Cantù, giornalista pubblicista (Ordine giornalisti della Lombardia) tessera N° 118321


Pubblicato il 08/10/2009

Modificato il 05/06/2017

L’isteroscopia diagnostica con immagini è un esame ginecologico strumentale prescritto alla paziente che lamenta sintomi tali da richiedere una biopsia mirata. Grazie a questo esame, il ginecologo osserva il canale cervicale e la cavità uterina così da individuare eventuali patologie ginecologiche.

Questo esame si esegue con l’isteroscopio, uno strumento formato da un tubo con delle lenti collegate a un cavo di fibre ottiche connesso a sua volta a una fonte di luce alogena o allo xenon e a un tubo attaccato all’insufflatore del gas che serve per distendere la cavità uterina. Una telecamera collegata alle lenti trasmette le immagini su di un monitor che visualizzano la cavità uterina ingrandita. Dopo l’isteroscopia diagnostica con immagini, le foto scattate durante l’esame vengono consegnate alla paziente insieme al referto, in alternativa è possibile eseguire una videoregistrazione.

Come detto, l’isteroscopia diagnostica permette di valutare il canale cervicale: ampiezza, caratteristiche dell’epitelio di rivestimento e la cavità uterina: ampiezza, conformazione, caratteri dell’endometrio, osti tubarici. È l’same d’elezione per indagare il sospetto o visualizzare le patologie più frequenti che colpiscono la donna, come polipi endometriali, miomi uterini, iperplasia endometriale, carcinoma endometriale, polipi cervicali. Generalmente l’isteroscopia si effettua in ambulatorio senza anestesia.

Oltre all’isteroscopia diagnostica con immagini esiste l’isteroscopia operativa, una tecnica chirurgica che consente di curare patologie che una volta costringevano la donna a sottoporsi a interventi chirurgici mutilanti a livello fisico e psicologico come l’isterectomia, ossia l’asportazione dell’utero. L’isteroscopia operativa consente di intervenire direttamente nell’interno dell’utero senza aprire l’addome e senza lasciare ferite e cicatrici. L’isteroscopia operativa è relativamente nuova, ecco perché sono ancora pochi i chirurghi che la praticano. 


Domande più frequenti

1. Quando il ginecologo consiglia un’isteroscopia diagnostica con immagini?
In presenza di sanguinamenti uterini anomali, quando dopo l’ecografia pelvica si ha il sospetto di patologie quali polipi, fibromi, iperplasia, ecc., pap test ed esami citologici alterati.

2. Vi sono delle controindicazioni?
Le controindicazioni all’esame sono rappresentate dalla gravidanza e dalla flogosi, per il rischio di diffusione in senso ascendente dell’infezione.

3. Il sanguinamento è una controindicazione?
Più che altro è un ostacolo visivo, occorre effettuare l’isteroscopia diagnostica con immagini quando il sanguinamento è terminato.

4. L’isteroscopia diagnostica è sempre un esame esatto?
La sua riuscita dipende dalla tecnica corretta utilizzata, da una strumentazione adeguata ed efficiente e dall’abilità dell’operatore. Ecco perché occorre sempre rivolgersi a specialisti seri.

5. Qual è il periodo migliore per sottoporsi all’isteroscopia diagnostica?
Il periodo migliore è nella fase postovulatoria in quanto il canale cervicale è più dilatato, il muco cervicale è limpido e incolore, le condizioni dell’endometrio sono ideali per lo studio della cavità uterina e degli osti tubarici. Durante l’esame la donna può avvertire dei fastidi legati alla dilatazione dell’utero, ma che solitamente passano dopo pochi minuti.

6. Quali sono i mezzi di distensione dell’utero utilizzati per l’isteroscopia diagnostica con immagini?
Per distendere l’utero e permettere l’esame diagnostico nelle condizioni migliori si utilizza gas e più precisamente l’anidride carbonica, fisiologica per l’organismo ed esente da rischi. I mezzi di distensione liquidi sono vari, ma oggi quello più utilizzato è una soluzione salina (sol.fisiologica).

7. Perché l’isteroscopia diagnostica è così utile?
Perché permette delle diagnosi precoci anche di tumori dell’endometrio.

8. Perché l’isteroscopia operativa è ancora poco praticata?
Perché è una tecnica che richiede un lungo e impegnativo training per essere applicata con competenza e sicurezza.

9. Come si esegue l’isteroscopia operativa? 
Può essere eseguita in ambulatorio e senza anestesia in caso di patologie lievi quali biopsie, piccoli polipi o fibromi, isolate aderenze intrauterine, con dimissione immediata. Per patologie più gravi – come grossi polipi, fibromi sottomucosi, utero setto e sanguinamenti uterini persistenti che richiedono una ablazione endometriale chirurgica o termica – si esegue in sala operatoria e in anestesia generale in regime di day hospital, ossia senza degenza e con dimissione nell’arco della stessa giornata.

10. Quali sono i vantaggi dell’isteroscopia operativa?
Per prima cosa conserva l’utero e le mestruazioni, fattore non secondario per le donne in età fertile. In secondo luogo, come detto, non necessita di tagli o incisioni, il che significa che l’operazione non lascia ferite e cicatrici.




Fonti:

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Crepaldi C., Baritussio A. "Trattato di Medicina Interna" - Ed. Piccin Nuova Libraria S.P.A., 2002
Beers M.H. "Il Manuale Merck per la Salute" - Raffaello Cortina Editore 2003
Kidd E.A.M., Smith B.G.N., Watson T.F.  "Pickerd's Manual of Operative Dentistry" - Eighth Ed. Oxford Univ. Press 2003
Janis J. E. "Essentials of Plastic Surgery" - QMP, Inc. 2006
Jackson T.L. "Moorfields Manual of Ophthalmology" - Mosby Elsevier Ed. 2007
Caruso A. "Manuale di ginecologia ed ostetricia" - CIC Ed. Intern. 2008
Harrison's "Principles of Internal Medicine" - Mc Graw-Hill Ed. 2008
AA.VV. "Enciclopedia della medicina" - De Agostini 1990
Rothenberg Robert E. "Enciclopedia della medicina" - Garzanti 1998
Galimberti U. "Enciclopedia di psicologia" - Garzanti 1999





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