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Curare la febbre con rimedi naturali omeopatici

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Febbre Febbre


Scritto da

Dott.ssa Maria Letizia Primo


Pubblicato il 24/01/2014

Modificato il 24/01/2014

Cos’è la febbre? Prima di imparare a curare la febbre con rimedi naturali omeopatici, vediamo insieme cos’è uno stato febbrile dal punto di vista omeopatico e omotossicologico.

L’omeopatia considera la febbre un fenomeno utile per l’organismo durante un’aggressione infettiva, un pensiero ribadito in omotossicologia che vede nel rialzo febbrile un ottimo modo per eliminare le tossine estranee all’organismo attraverso il meccanismo “della grande difesa”.  La febbre, dunque, non è una malattia ma un sintomo che ha rappresentato negli animali superiori un effettivo beneficio per l’evoluzione e il mantenimento della specie.

Se è vero che in caso di febbre elevata bisogna intervenire velocemente, soprattutto in soggetti immunocompromessi a vario livello, è altrettanto sbagliato fare di tutto per placare una febbre moderata derivante da un microorganismo. In quest’ultimo caso, l’innalzamento della temperatura è il modo migliore per attivare le difese del sistema immunitario: ai 39°C si inibisce la crescita dei batteri, perché l’aumento della temperatura rende le cellule del sistema immunitario più aggressive.

È poi sbagliato pensare che solo le alte temperature sono sintomo di qualcosa che non va: soggetti indeboliti e carenti di proteine muscolari possono avere una temperatura ben al di sotto della media, e questo deve preoccuparci quanto le alte temperature. Inoltre, la stessa definizione di febbre è arbitraria poiché la temperatura corporea può variare tra gli individui e nella stessa persona durante la giornata. Una convenzione medica stabilisce che possiamo definire febbre una temperatura corporea superiore a 37,5°C se il termometro è posto in bocca, 38°C se nel retto e 37,2°C se è posto sotto l’ascella.
Nei bambini fino ai 3 anni di età, la temperatura si misura per via rettale ponendo il piccolo in posizione supina con le cosce piegate sulla pancia tenute insieme in modo sicuro dalle mani dell’adulto. Trascorsi circa due minuti si estrae il termometro e, alla temperatura letta, si sottrae mezzo grado centigrado (0.5°C) per ottenere la vera temperatura corporea di riferimento. Attenzione: nel bimbo oltre i 3 anni non va sottratto alcun decimo di temperatura. È infine fondamentale ricordare che la temperatura corporea di un neonato varia da 36,6°C a 37,1°C.
In presenza di una febbre da monitorare, la misurazione si effettua non più di quattro volte al giorno e ad orari stabiliti: mattina, pranzo, pomeriggio, cena e sempre solo prima dei pasti.

Rimedi naturali omeopatici per curare la febbre.
Ipotizzando una febbre a 37,4°C (37,9°C rettale), rimisuriamo la temperatura a distanza di qualche ora per vedere se la febbre resta stabile o meno. Nel frattempo idratiamoci bene con:
- S44 gocce: 50 gocce aggiunte a mezzo litro di acqua naturale da bere a sorsi nel corso di un’ora.
- CITOMIX granuli: 10 granuli 2-3 volte al giorno in terapia d’urto per 2-3 giorni proseguendo con cinque granuli due volte al giorno fino a miglioramento.  
- ACONITUM HEEL compresse: una compressa ogni quarto d’ora per un’ora, ripetibile due volte nell’arco delle 24 ore, per un totale di 8 compresse in 24 ore.
- ACONITUM 4 CH: 4 granuli ogni ora tiene costante la temperatura in un soggetto con febbre in salita (cute calda ma secca, nevralgie, etc.).
- ACONITUM HOMACCORD: 10 gocce ogni quarto d’ora fino a miglioramento, da usare se la febbre sale in modo brusco.
- BELLADONNA 5CH:  5 granuli (nel lattante 7CH) ogni quarto d’ora fino al primo miglioramento, e da somministrare ogni 1, 2 o più ore ai successivi miglioramenti, se la febbre è in discesa e si ha pelle calda, sudata, desiderio di bere.
- BELLADONNA HOMACCORD gocce: 10 gocce in poca acqua ogni ora.
- VIBURCOL supposte: farmaco omeopatico che rappresenta un’alternativa terapeutica al trattamento degli stati di irrequietezza con o senza febbre nei bambini. La sua finalità non è una riduzione isolata ed aggressiva dell’ipertermia, bensì un sostegno al potenziale di autoguarigione e, di conseguenza, al miglioramento della sintomatologia specifica

 

- Decotto diaforetico di stipiti (i ramoscelli, dulcamara stipites) di dulcamara:  1 cucchiaino di stipiti per tazza di acqua, bollire 3 minuti e far riposare per 10 minuti. Assumere 3 tazze al giorno meglio se a digiuno. Il decotto può essere dolcificato con un cucchiaio di Pauper miele agli agrumi dalla nota azione antiinfiammatoria.

Il decotto è un rimedio omeopatico che riprende l’antica usanza di curare la febbre attraverso un’abbondante sudorazione. La tisana era assunta ben calda e subito dopo ci si infilava a letto ben coperti, così la sudorazione favoriva la discesa della febbre; inoltre il calore della tisana decongestionava le mucose delle vie respiratorie.



Fonti:

Per approfondimenti:

- Francesco Bottaccioli Il sistema immunitario La bilancia della vita II° Ed tecniche Nuove 2008
- Sandro Pignatti, Flora d'Italia. Volume secondo, Bologna, Edagricole, 1982, pag. 314
- Terapie di avanguardia Compendium AAVV Nuova IPSA Ed 2013
- Ivo Bianchi pediatria ed omotossicologia Guna Ed 1996
- Gaetano Miccichè Omeopatia e pediatria tecniche nuove 1995
- Terapie d’avanguardia Compendium Guna 2013
- Antonello Sannia Formulario pratico di fitoterapia Tecniche nuove 1994
- B. Müller-Krampe, R. Gottwald, M. Weiser VIBURCOL: terapia sintomatica delle infezioni acute febbrili La medicina biologica 3/02 pag 5-11





Commenti

  • il 27/01/2014

    PINFAB ha commentato:


    trovo molto interessante soprattutto l'interpretazione della febbre come fenomeno benefico per l'organismo e non un sintomo da dover sempre combattere

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