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Drenare per eliminare liquidi e tossine

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Drenare per eliminare liquidi e tossine Drenare per eliminare liquidi e tossine


Scritto da

Dr.ssa Maria Letizia Primo


Pubblicato il 24/03/2014

Modificato il 24/03/2014

Drenare i tessuti significa attivare un processo che consente agli organi di scarico –fegato, rene e pelle –  di eliminare le tossine e i liquidi in eccesso.

Si tratta di un presupposto imprescindibile sia per la conservazione dello stato di salute che per una maggiore efficacia delle terapie.
Il drenaggio è dunque un ottimo trattamento sia di prevenzione che di sostegno per la gestione di alcune patologie acute e croniche.

Dal punto di vista omeopatico, il drenaggio è una filosofia terapeutica: permette di utilizzare rimedi di forte stimolo detossificante, ad impronta immunologica (nosodi, organoterapici), biochimica (catalizzatori intermedi), o di fondo (rimedi costituzionali o di biotipo). Queste soluzioni sono salutari se applicate a un organismo pronto a sostenerne l’azione, altrimenti sortirebbero l’effetto contrario: potrebbero diventare dannosi, o indurre quel quadro clinico definito “peggioramento omeopatico”.

In quest’ottica, quindi, i farmaci drenanti possono essere considerati come rimedi che, in base alle proprie caratteristiche di composizione e struttura omeo-farmacologica possono svolgere, a seconda dei casi, funzione di stimolazione, modulazione o regolarizzazione dell’attività escretoria degli organi emuntori.

In omotossicologia, il drenaggio rappresenta il meccanismo che permette all’organismo di depurarsi. Secondo l’omotossicologia (etimologicamente: studio dei fattori tossici per l’uomo), infatti, le “omotossine” sono la causa di tutte le malattie, e la terapia si basa su detossificazione e drenaggio.

Per l’omotossicologia, una corretta terapia biologica deve assecondare questo processo naturale: l’organismo deve sempre essere drenato, affinché siano sempre attivi ed efficienti quegli emuntori che garantiscono l’eliminazione delle sostanze dannose.

Nella Tavola delle Omotossicosi, Reckeweg rappresenta i vari gradi di reattività attraverso i quali l’organismo cerca di mantenere o ripristinare il proprio equilibrio e stato di salute. Le sei Fasi della Tavola possono essere lette anche come altrettanti, differenti e progressivi stati di intossicazione dell’organismo.

Ogni fase della Tavola delle Omotossicosi rappresenta, dunque, l’espressione di diverse capacità drenanti: progressiva, cioè di peggioramento, o regressiva cioè di miglioramento della malattia.


La classificazione omotossicologica dei diversi stadi di strutturazione della patologia in fasi umorali e fasi cellulari, corrisponde ad altrettante localizzazioni del carico omotossinico. Nel primo caso (Fasi umorali) si produce un accumulo tossico a livello extracellulare mesenchimale, nel secondo caso (Fasi cellulari), a livello intracellulare, più grave e tipico delle malattie cronico –degenerative come i tumori.

Secondo l’Omotossicologia, il mantenimento dello stato di salute, è determinato dall’equilibrio tra il carico tossico che penetra nell’organismo, e la capacità di detossificazione, clivaggio delle tossine farmacologiche e ambientali, e drenaggio attraverso i sistemi emuntoriali. Sono quindi indispensabili la

detossificazione della sostanza mesenchimale, e una perfetta efficienza degli emuntori.

Una corretta terapia biologica si basa sul drenaggio:
- del connettivo, con la detossificazione della sostanza fondamentale del connettivo fibrillare lasso pericellulare;
- degli emuntori, con l’attivazione degli emuntori per l’escrezione aspecifica delle omotossine.

Nel prossimo articolo parlerò, nello specifico, del drenaggio connettivale.



Fonti:

Per saperne di più:

1. Il drenaggio Punto di incontro tra allopatia ed omeopatia Alessandro Perra  Dipartimento Scientifico Guna 2013

2. Dr.ssa Marianne Kirsch, Gröfelfing Rafforzamento immunitario e immunostimolazione attraverso la disintossicazione del mesenchima Rivista italiana di omotossicologia gennaio marzo 1989 pag 5-8

3. Prof. Sanseverino; Dr P Castellacci Fisiopatologia del tessuto connettivo Atti dell’11° congresso nazionale di omotossicologia e medicina biologica Luglio settembre 1996 pag 8-11

4. Prof. Ivo Bianchi Approccio omotossicologico alla patologia del tessuto connettivo Atti dell’11° congresso nazionale di omotossicologia e medicina biologica Luglio settembre 1996 pag 11-24

5. Dott.ssa Maria Corgna  Stress e disregolazione immunitaria nel “grund system” delle ghiandole endocrine: dalla sterilità alle malattie autoimmuni Atti dell’11° congresso nazionale di omotossicologia e medicina biologica Luglio settembre 1996 pag 65-67 





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