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Dal tabacco un nuovo antivirale contro l'Hiv

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Dal tabacco un nuovo antivirale contro l'Hiv Dal tabacco un nuovo antivirale contro l'Hiv


Scritto da

AdnKronos Salute (Agenzia Giornalistica di Comunicazione)


Pubblicato il 22/06/2012

Modificato il 22/06/2012

Molecole anti Aids, vaccini anti vaiolo contro il bioterrorismo, betacarotene: il tabacco può diventare una biofabbrica per produrre molecole di interesse farmaceutico e integratori alimentari come emerge dalle ricerche presentate a Benevento durante la ''Giornata dell'Innovazione in Agricoltura''.

L'iniziativa è organizzata da Futuridea, Innovazione utile e sostenibile, in collaborazione con Consorzio per la Sperimentazione, Divulgazione e Applicazione di Biotecniche Innovative (Consdabi), assessorato all'Agricoltura della Regione Campania, consorzio Gal Cilsi dell'Irpinia, Gruppo di Azione Locale (Gal) Molise, Provincia di Benevento, gruppo Mataluni.

Gli studi sono tutti in corso a Napoli e i ricercatori si stanno concentrando sul tabacco come biofabbrica di molecole di interesse farmacologico perchè la pianta, ha spiegato Manuela Rigano dell'Università Federico II, non è commestibile, quindi in una eventuale applicazione non si sottraggono piante a scopi alimentari per uomini e animali, ''è facilmente coltivabile e trasformabile dall'ingegneria genetica per ottenere piante transgeniche''.

 

I ricercatori del Cnr e dell'Istituto Pascale hanno ottenuto piante di tabacco transgeniche, inserendo nel Dna della pianta un gene del virus Hiv per far produrre alla pianta una proteina chiamata Gag, attualmente in sperimentazione sui topi, da usare come antivirale contro l'Hiv.

La pianta si è dimostrata anche una biofabbrica di vaccini: ''inserendo nel tabacco un gene del vaiolo - ha spiegato Luigi Frusciante dell'Università Federico II - sono state ottenute piante di tabacco allo studio per produrre un vaccino contro il vaiolo''. Lo studio, finanziato anche dall'Istituto Spallanzani, è frutto di una collaborazione fra Cnr e Università Federico II, e sebbene il vaiolo sia stato eradicato, è stato condotto, spiega la ricercatrice Manuela Rigano della Università Federico II, ''perchè è una delle malattie prese in considerazione dal bioterrorismo''.

I vantaggi di ottenere vaccini dalle piante ha spiegato Frusciante, sono soprattutto due: perchè i vaccini di origine vegetale sono meno costosi e non hanno effetti collaterali dannosi per l'uomo. Non solo vaccini, dal tabacco è possibile ottenere anche integratori alimentari: lo dimostrano i ricercatori del Cnr, Università Federico II e Università di Salerno che inserendo nel dna del tabacco il gene di un batterio, riescono a produrre betacarotene. 



Fonti:

Per Approfondire: Vedi Link





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