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Gravidanza: è possibile per madri sottoposte a trapianto d’organo

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La scienza al servizio della maternità

Neomamma Mamme anche dopo il trapianto d'organo


Scritto da

AdnKronos Salute (Agenzia Giornalistica di Comunicazione)


Pubblicato il 07/04/2011

Modificato il 07/04/2011

Dato il notevole progresso raggiunto nelle pratiche mediche e chirurgiche dei trapianti d'organo, la gravidanza è oggi possibile anche per le donne sottoposte a questo intervento: in letteratura sono riportati circa 14 mila casi. Ed è in fase di attuazione un registro, il primo in Italia e in Europa, frutto della collaborazione fra l'Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze, l'Istituto Superiore di Sanità e il Centro Nazionale Trapianti, che avrà l'obiettivo di raccogliere i dati e delineare linee guida specifiche. È emerso oggi nel capoluogo toscano al XIV congresso della Società Italiana di Medicina Perinatale (SIMP). In Italia - riporta una nota - ogni anno sono circa 1.000 le donne che subiscono un trapianto d'organo.


Nel 2010 sono stati effettuati, nella popolazione femminile, 909 trapianti tra cuore (72), rene (534), fegato (275 tra intero e split), polmone (34), pancreas (18), intestino (3). Quello che  nascerà a breve sarà il primo registro nazionale, nonché europeo, che valuterà le principali problematiche delle gravidanze nelle donne che hanno subìto un trapianto di organo solido (cuore, rene, fegato, polmone, pancreas) e la salute del loro neonato. "A oggi i dati a disposizione in quest'area sono tutti retrospettivi e piuttosto frammentari - evidenzia Gianpaolo Donzelli, Presidente SIMP e Direttore del Dipartimento Medico Chirurgico FetoNeonatale del Meyer - questo registro, che sarà gestito dal dipartimento Medico Chirurgico Feto-Neonatale del Meyer, invece, si pone come obiettivo quello di creare un'anagrafe nazionale, sistematizzare le informazioni per delineare quali siano le maggiori problematiche cui va incontro la madre trapiantata (rischio di rigetto, ipertensione, parto pretermine, basso peso alla nascita) e definire le procedure, le linee guida e i percorsi da seguire nella gestione della gravidanza e del follow up materno-infantile".

 

"Le donne trapiantate - precisa Alessandro Nanni Costa, Direttore del CNT - oggi sono in condizione di riacquistare una buona qualità di vita e, se ben controllate, possono portare a termine una gravidanza e avere neonati sani ecco perché nasce l'idea di questo registro, che per la prima volta, grazie alla collaborazione dei centri trapianto, potrà fornire una fotografia dettagliata della salute delle madri trapiantate e dei loro neonati".

 

"Il progetto - continua Monica Bettoni, direttore generale dell'ISS - è fondamentale per definire strategie e programmi sanitari sempre più mirati nell'ambito della gravidanza e del post parto nelle donne trapiantate. Ma costituisce anche un passo avanti del più vasto programma condotto dall'ISS sulla medicina di genere riferita alle madri trapiantate, e anche ai loro neonati maschi o femmine, al fine di stabilire le opportune differenze per una maggiore appropriatezza di cura".



Fonti:

Per Approfondire: Vedi Link





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