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Malattie gastrointestinali croniche: colpiti circa duecentomila italiani

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Malattie gastrointestinali croniche: colpiti circa duecentomila italiani Malattie gastrointestinali croniche: colpiti circa duecentomila italiani


Scritto da

AdnKronos Salute (Agenzia Giornalistica di Comunicazione)


Pubblicato il 07/02/2012

Modificato il 07/02/2012

Colpiscono circa 200.000 italiani, in particolare giovani tra i 20 e i 35 anni, e sempre più spesso anche bambini e adolescenti. Sono poco conosciute dall'opinione pubblica e difficilmente diagnosticabili al di fuori dei centri specializzati a causa della scarsa specificità dei sintomi, comuni ad altre condizioni patologiche.

Ora, per la prima volta, un libro in forma di interviste racconta la difficile condizione esistenziale di coloro che sono costretti a convivere, fin da giovani, con le Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali (MICI).

“Il fuoco dentro”, curato da Daniela Minerva per i tipi di Springer Verlag e realizzato con il supporto di MSD Italia, nasce da un confronto tra Silvio Danese, esperto di MICI riconosciuto a livello internazionale, Responsabile del Centro per la Ricerca e la Cura delle MICI presso l'IRCCS Istituto Humanitas di Rozzano, e Marco Greco, paziente affetto da Malattia di Crohn e Presidente della EFCCA - European Federation of Crohn's and Ulcerative Colitis Associations.

 

La Malattia di Crohn e la Colite Ulcerosa, le due principali forme cliniche delle MICI, sono patologie a carattere autoimmune, causate cioè da un errore del sistema immunitario, che si scatena contro se stesso determinando infiammazione della mucosa intestinale.

Possono condizionare in modo drammatico la vita dei pazienti a causa di sintomi ciclici e particolarmente invalidanti come diarrea - anche di tipo emorragico - dolori addominali, vomito, e complicanze severe che richiedono il ricovero in ospedale.

In Europa ne soffrono circa 2,2 milioni di persone. In Italia si registrano ogni anno dalle 3.000 alle 5.600 nuove diagnosi di Colite Ulcerosa e dalle 1.350 alle 2.000 di Malattia di Crohn.

In passato le MICI imponevano pesantissime limitazioni ai pazienti, per il loro carattere progressivo e anche per gli effetti collaterali delle terapie in uso, steroidi e immunosoppressori. Ma da alcuni anni lo scenario e' cambiato: con la diagnosi tempestiva e le nuove terapie biologiche, in grado di intervenire sulla progressione della malattia, è possibile assicurare a moltissimi pazienti una migliore Qualità di Vita.

Capostipite delle terapie biologiche è infliximab, un anticorpo monoclonale che negli studi clinici ha assicurato la guarigione della mucosa e la remissione libera da steroidi nel 70% dei casi di Malattia di Crohn e nel 60% di Colite Ulcerosa.



Fonti:

Per Approfondire: Vedi Link





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